Santa Maria dell'Orazione e Morte | |
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Stato | ![]() |
Regione | Lazio |
Località | Roma |
Indirizzo | via Giulia, 262 - Roma |
Coordinate | 41°53′39.8″N 12°28′10.6″E |
Religione | Cristiana cattolica di rito romano |
Titolare | Maria |
Diocesi | Roma |
Consacrazione | 1738 |
Architetto | Ferdinando Fuga |
Inizio costruzione | 1737 |
Sito web | www.morelli.it/aom/ |
La chiesa di Santa Maria dell'Orazione e Morte è un luogo di culto cattolico di Roma, nel rione Regola, situata in Via Giulia, tra l'arco Farnese e l'adiacente Palazzo Falconieri.
Storia e opere
[modifica | modifica wikitesto]Questa chiesa fu eretta dalla confraternita omonima nel 1573 insieme all'oratorio annesso. Poiché era troppo angusta, fu riedificata nel 1737 da Ferdinando Fuga e consacrata sotto i titoli del SS. Crocifisso e della Beata Vergine da Cristoforo d'Almeida, arcivescovo di Perge, il 20 ottobre 1738.
L'Arciconfraternita dell'Orazione e Morte aveva come scopo quello di dare sepoltura ai morti, trovati in campagna o annegati nel Tevere, senza identità o comunque che non potevano ricevere degne esequie. Oltre alla chiesa, vennero costruiti anche un oratorio e un vasto cimitero, in parte sotterraneo ed in parte sulle rive del Tevere, cimitero che fu quasi completamente distrutto nel 1886 con la costruzione dei muraglioni del Tevere.
L'interno, a pianta ovale, presenta diverse opere notevoli; innumerevoli le decorazioni che rimandano alla vita post mortem. Ricordiamo:
- Sant'Antonio Abate e San Paolo di Tebe e San Simeone Stilita, affreschi distaccati di Giovanni Lanfranco;
- una copia del San Michele Arcangelo di Guido Reni;
- all'altar maggiore la Crocifissione di Ciro Ferri (1680 circa);
- Riposo in Egitto di Lorenzo Masucci (1750).
Ma soprattutto è da ricordare la cripta sotterranea, un tempo cimitero della confraternita dove furono inumate dal 1552 al 1896 più di 8000 salme. Oggi si presenta come un ossario, dove tutto (decorazioni, sculture e lampadari) è fatto con ossa e scheletri; nell'Ottocento serviva da scenografia per le sacre rappresentazioni che si avvalevano di statue di cera a grandezza naturale.
Così scrive l'Armellini:
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Claudio Rendina, Le Chiese di Roma, Roma, Newton & Compton Editori, 2000, ISBN 978-88-541-1833-1.
- M. Quercioli, Rione VII. Regola, in I rioni di Roma, vol. 2, Roma, Newton & Compton Editori, 2000, pp. 448-498.
- M. Armellini, Le chiese di Roma dal secolo IV al XIX, Roma, 1891.
- C. Hulsen, Le chiese di Roma nel Medio Evo, Firenze, 1927.
- F. Titi, Descrizione delle Pitture, Sculture e Architetture esposte in Roma, Roma, 1763.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikibooks contiene testi o manuali sulla disposizione fonica dell'organo a canne
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito dell'Arciconfraternita, su morelli.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 241905876 · GND (DE) 7613332-1 |
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