Cappella di Santa Maria del Carmine e del Monte Libano | |
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Stato | ![]() |
Regione | Lazio |
Località | Roma |
Coordinate | 41°53′36.1″N 12°28′36.9″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | Madonna del Carmine |
Diocesi | Roma |
Inizio costruzione | 1759 |
La cappella di Santa Maria del Carmine e del Monte Libano, anche nota come tempietto del Carmelo,[1] era un piccolo luogo di culto cattolico della città di Roma, sconsacrato, nel rione Sant'Angelo, in piazza Costaguti.[2]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La cappella venne costruita nel 1759 per interessamento dei devoti della Vergine Maria che abitavano nell'area, e fu restaurata nel 1825, come ricorda l'iscrizione in parte leggibile sull'architrave:[3]
«Gloria Libani data est ei decor Carmeli et Saron / Ædificatum piorum elemosynis anno Domini MDCCLIX / iterum restaurata sumptibus ff. Fratellini an. sub. MDCCCXXV»
Una lapide all'interno ricorda anche i restauri successivi, il primo a carico dei fedeli nel 1862 e il secondo nel 1876. Successivamente profanata, venne ristrutturata e restituita al culto nel 1892. Per lungo tempo, nel corso del XX secolo, il piccolo ambiente - sconsacrato - fu occupato da un ciabattino, per poi cadere in abbandono. Venne poi recuperato dalla Sovrintendenza Archeologica e sottoposto a restauro conservativo nel 2005, su progetto di Arianna Cajano.[4]
Presso questa cappella, sulla pubblica piazza, nelle prime ore della sera, si svolgevano le prediche forzate per gli ebrei del vicino ghetto. A questo proposito l'Armellini aggiunge:
Il tempietto si presenta come un'edicola monumentale addossata alla facciata del retrostante edificio, con pianta costituita dalla metà di un ovale; esso è coperto con semicupola poggiante su sei colonne e due semicolonne tuscaniche in travertino, ornata internamente con stucchi che incorniciano la Colomba dello Spirito Santo e che proseguono anche sulla faccia inferiore dell'architrave. Non vi sono più tracce né dell'immagine mariana, né dell'altare.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ C. Pietrangeli (a cura di), p. 46.
- ^ M. Dejonghe, p. 293.
- ^ M. Armellini, p. 566.
- ^ Serenella Napolitano, Quel tempio abbandonato nel Ghetto di Roma, su abitarearoma.net, 26 giugno 2012. URL consultato il 31 agosto 2018.
- ^ Tempietto del Carmelo, su romasegreta.it. URL consultato il 31 agosto 2018.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Mariano Armellini, Le chiese di Roma dal secolo IV al XIX, Roma, Tipografia Vaticana, 1891, pp. 566-567, ISBN non esistente.
- Maurice Dejonghe, Roma santuario mariano, Bologna, Cappelli, 1969, ISBN non esistente.
- Carlo Pietrangeli (a cura di), Rione IX Sant'Angelo, collana Guide rionali di Roma, II, Roma, Fratelli Palombi, 1971, p. 46, ISBN non esistente.
- Mauro Quercioli, Rione IX Sant'Angelo, in I rioni di Roma, vol. II, Milano, Newton & Compton, 2000, pp. 726-765, ISBN 978-88-5410-344-3.
- Elvira Cajano, Il Tempietto del Carmelo a Roma, Roma, Gangemi, 2017, ISBN 978-88-492-3515-9.
Altri progetti
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