Olgiate Comasco



Olgiate Comasco
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Olgiate Comasco - Stemma
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Olgiate Comasco
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Olgiate Comasco è una città della Lombardia.

Da sapere

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Sulla prima parte del toponimo (olgi-, pronunciato [uldʒ-] in lombardo) non sono mancate ipotesi che lo riconducessero a qualche raro nome latino, proprio (*Ulvius/Ulbius) o comune (olla = sorta di contenitore). In realtà, alla luce delle conoscenze odierne, è di chiara origine celtica: olca, infatti, in gallico significa "terreno arabile o arato" ed è utilizzato anche da san Gregorio di Tours con lo stesso significato. Questo significato piuttosto generico ne spiega la diffusione anche in altri toponimi (es. Olgiate Molgora, Olgiate Olona, Olcio e probabilmente anche, per aferesi, Alzate Brianza). La terminazione della parola (-ate in italiano, -aa in lombardo), condivisa con più di altri cento comuni lombardi, è un'antica terminazione celtica o pre-celtica utilizzata per generare un nome di luogo a partire da un nome comune.

La seconda parte del toponimo fu invece aggiunta per un Regio Decreto del 1862 e indica la posizione geografica, probabilmente per differenziare il toponimo da Olgiate Olona e Olgiate Molgora.

Cenni geografici

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Situata nel Comasco, Olgiate Comasco confina con Albiolo, Beregazzo con Figliaro, Colverde, Faloppio, Lurate Caccivio, Oltrona di San Mamette e Solbiate con Cagno. Dista solamente 10 km da Como, 14 km da Varese, 8 km dalla frontiera italo-svizzera Bizzarone-Novazzano e circa 45 km da Milano.

Al suo settentrione si sviluppa un'area geografica al quale è legato etimologicamente, l'Alto Olgiatese, una zona collinare-pedemontana prealpina che rappresenta la transazione da Pianura Padana a Prealpi ed Alpi.

Cenni storici

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Centro dalle origini liguri-celtiche, Olgiate iniziò a svilupparsi in epoca romana, quando il territorio era attraversato dalla via Novaria-Comum, strada romana che metteva in comunicazione i municipia di Novaria (Novara) e Comum (Como) passando per Sibrium (Castel Seprio). A questo periodo risalgono alcuni ritrovamenti archeologici avvenuti nel XIX secolo, quando tra i vari reperti furono trovate alcune ceramiche del I secolo realizzate dall'officina aretina di Marco Perennio. Una necropoli dell'età romana si sarebbe invece trovata tra le località Baiettino e Vigna dei Ronchetti.

Tra i secoli IX al XIII secolo la località è attestata come abitato di arimanni longobardi, ai quali si devono l'edificazione della chiesa di San Cassiano e la denominazione Olgeate, qui dicitur Longobardorum, appellativo che nel XVI secolo si ritrovò ancora saltuariamente nella forma "Olgiate Lombardone".

Alcuni documenti del 1215 rivelano che in età comunale Olgiate fosse dotato di un proprio podestà.

Gli annessi agli Statuti di Como del 1335 riportano "Olzate" tra i comuni che, all'interno della pieve di Uggiate, hanno l'incarico della manutenzione del tratto della stratam de Cardevio compreso tra la platea que est ad domos quondam Alberti Zanforgi e il Sassum de Cardevio. Gli stessi Statuti rivelano come Olgiate ricoprisse, per tutta la pieve, il ruolo di centro di distribuzione del sale e di sede della tesoreria (la cosiddetta "caneva"), con gli Umiliati nel ruolo di tesorieri pubblici (canevari) in una casa ancor oggi visibile all'interno dell'abitato.

A partire dal periodo Visconteo e Sforzesco del Ducato di Milano, le terre di Olgiate ospitarono residenze nobiliari di famiglie comasche quali gli Odescalchi, i Lucini, i Rovelli, i Volpi e i Raimondi.

Nel 1652, le terre di Olgiate, Somaino e Baragiola furono messe all'asta dal governo spagnolo dello Stato di Milano intenzionato a finanziare le spese militari di Filippo IV. All'asta partecipò anche la città di Como, interessata ad evitare che queste zone e altri territori delle pievi di Uggiate, Fino e Zezio finissero nelle mani di terzi che - in virtù dei diritti feudali concessi al vincitore dell'asta - avrebbero potuto sottrarre gli abitanti di tali terre all'obbligo di versare tasse alla stessa città.

Sempre inserito nella stessa pieve fino al termine del XVIII secolo, nel 1751 il comune di Olgiate era ancora soggetto a un pagamento quindicennale per la redenzione con cui, nel 1652, aveva ottenuto il riscatto dall'infeudazione. Sempre nel 1751, il territorio comunale comprendeva già i cassinaggi di "Cassina della Fornace", Bontocco, Cantalupo, "Cassina della Brugheria", "Cassina di Castello", "San Giorgio", Ronsio e "Cassina del Pè". Due anni più tardi il comune di Olgiate risulta comprendere anche la comunità di Somaino, che fino almeno al 1751 costituiva ancora un'entità comunale autonoma. Dal 1757 il territorio di Olgiate si estese anche a Baragiola, fino al 1751 comune a sé stante ma nel 1753 già aggregata a Gironico al Monte.

Durante la Repubblica Cisalpina di Napoleone Bonaparte, il comune viene per la prima identificato con la denominazione di "Olgiate Comasco" e scelto come uno dei capoluoghi distrettuali del Dipartimento dell'Olona (Legge 2 Vendemmiale dell'anno VII, 23 settembre 1798). Un successivo decreto di riorganizzazione amministrativa del Regno d'Italia napoleonico datato 1807 sancì l'annessione di Solbiate al comune olgiatese. Tutte le decisioni napoleoniche furono abrogate con la Restaurazione.

Negli anni del Risorgimento, Olgiate rappresentò una postazione strategica per le truppe di Garibaldi, il quale nel 1848 chiese ufficialmente il supporto della Deputazione Comunale locale e nel 1859 si accampò in paese per preparare la battaglia di San Fermo.

Successivamente all'unità d'Italia, il comune si chiamò "Olgiate" fino al 1862, anno in cui la denominazione venne cambiata in "Olgiate Comasco" (R.D. 14 dicembre 1862, n. 1059).

Come orientarsi

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Mappa a tutto schermo Olgiate Comasco

Quartieri

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Il centro abitato di Olgiate Comasco è costituito da vari quartieri, posti intorno al centro storico, che hanno come origine alcune cascine. Attorno a esse, con il boom edilizio degli anni sessanta, la campagna è stata deturpata dalla cementificazione, che ha portato alla costituzione delle attuali aree edificate.

Frazioni

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  • Baragiola
  • Bontocco – Piccolo centro rurale nato nelle campagne a nordest del capoluogo comunale. Lo sviluppo urbanistico della seconda metà del Novecento ha portato alla costruzione di molte case intorno alle cascine storiche poste a poche centinaia di metri dal nucleo, costituendo un unico agglomerato.
  • Boscone
  • Cantalupo
  • Cascina del Pè – Inizialmente una singola cascina con corte situata a 1,2 km a sud-est del centro storico di Olgiate, lo sviluppo urbanistico ha visto la nascita di un nuovo paese che si estende per 0,65 kmq e conta diverse centinaia di abitanti. A nord della statale Briantea, che taglia in due il centro abitato, è situato il quartiere Montello. Altro quartiere è quello della Cappelletta, che prende il nome da una cappella ivi presente. Il paese è servito dalle scuole materna e primaria e da un grande parco pubblico.
  • Casletto
  • Gerbo
  • Rongio – Posto a sud del capoluogo, il centro storico è costituito da una decina di corti. Nelle vicinanze scorre la Roggia Antiga, oltre la quale si trova la zona industriale.
  • Somaino – Il paese è situato a ovest di Olgiate, da cui dista 1,6 km, vicino alla strada statale Briantea. Vi si trovano la moderna chiesa della Visitazione, la scuola elementare e la farmacia, che servono anche il nucleo di Casletto, situato a poca distanza e noto per la sua area commerciale. A sud della statale sorgono il quartiere di Somainello e la zona industriale.


Come arrivare

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In aereo

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 aeroporto Aeroporto di Milano-Malpensa.

In auto

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Olgiate Comasco è attraversata dalla strada statale 342 Briantea che divide il centro cittadino in due parti e dalla strada provinciale Lomazzo-Bizzarone. La città non è direttamente collegata con la rete autostradale ma è facilmente raggiungibile tramite le uscite Lomazzo Nord, Fino Mornasco e Como centro dell'autostrada A9 Lainate-Como.

In autobus

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Olgiate Comasco gode dei servizi di FNMAutoservizi, in particolare sul territorio comunale transitano i bus della linea Como-Varese con diverse fermate e quelli della linea Olgiate Comasco-Tradate.

Come spostarsi

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Cosa vedere

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  • 45.782968.971531 Chiesa parrocchiale dei Santi Ippolito e Cassiano. Nonostante la chiesa debba il suo aspetto attuale ad un rifacimento avvenuto negli anni 1891-1895, l'esistenza dell'edificio religioso è già attestata nel 1093, anno in cui un numeroso gruppo di arimanni decise di regalare la chiesa all'abbazia di Cluny tramite l'Abbazia di San Giovanni Battista di Vertemate. Attorno alla chiesa, allora in stile romanico, i cluniacensi costruirono un loro monastero, il quale fu attivo fino al XII secolo. Della struttura originaria sopravvivono oggi alcuni elementi dell'abside e della parte superiore della navata centrale. Tracce dell'edificio romanico si riscontrano anche in alcune decorazioni in pietra disposte lungo il fianco sinistro della chiesa. Internamente, spiccano pitture di Luigi Morgari e, in controfacciata, un organo a canne del 1846 di Francesco Carnisi. Il campanile della chiesa è detto "del fico", per via dell'omonima pianta che vi cresceva fino al 1929. Chiesa dei Santi Ippolito e Cassiano (Olgiate Comasco) su Wikipedia chiesa dei Santi Ippolito e Cassiano (Q123586737) su Wikidata
Chiesa di San Gerardo
  • 45.7871848.9702472 Chiesa di San Gerardo. Al XIII secolo risale la chiesa di San Gerardo, ristrutturata nel Cinquecento e attestata nella parrocchia di Olgiate nel 1788.
    La chiesa divenne segno tangibile della devozione degli olgiatesi a san Gerardo dei Tintori, iniziata con un voto fatto nel 1207 e che ancor oggi prosegue con un pellegrinaggio alla tomba monzese del santo ogni 25 aprile.
    Internamente, due Madonne e una Fuga in Egitto dipinti da Torildo Conconi.
    chiesa di San Gerardo (Q112811833) su Wikidata
  • 45.786068.969283 Centro Congressi Medioevo.


Eventi e feste

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Cosa fare

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Acquisti

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Come divertirsi

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Locali notturni

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Dove mangiare

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Prezzi medi

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Dove alloggiare

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Prezzi medi

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Sicurezza

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Numeri utili

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  • 45.784728.96831 Carabinieri, Via A. Marj Roncoroni 12, +39 031 945023.

Farmacie

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Come restare in contatto

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Poste

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Nei dintorni

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Altri progetti

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