Meknes
Meknes مكناس, Miknās | |
Stemma | |
Stato | Marocco |
---|---|
Regione | Medio Atlante |
Altitudine | 535 m s.l.m. |
Superficie | 370 km² |
Abitanti | 632.079 (censimento 2014) |
CAP | 50000 |
Fuso orario | UTC+1 |
Posizione | |
Sito istituzionale |
Meknès (مكناس, Miknās) è una città del Marocco, situata nella regione del Medio Atlante.
Da sapere
[modifica]A causa di infrastrutture turistiche inadeguate, Meknes è la meno visitata delle 4 città imperiali del Marocco ma questo potrebbe fare piacere a quanti sono alla ricerca di luoghi non ancora corrotti dal turismo di massa dove trascorrere le vacanze. Probabilmente questo non durerà a lungo: Dopo il 1997, anno in cui la medina di Meknes è stata inserita nella lista UNESCO dei Patrimoni Mondiali dell'umanità, 55 monumenti sono stati oggetto di restauro mentre sulla piazza Piazza Al-Hadim sono apparsi i primi giocolieri con il loro corteggio di scimmie a imitazione di quanto avviene a Jamaâ El Fna, la celebre piazza di Marrakesh.
Cenni geografici
[modifica]Meknes si trova a circa 500 metri sul livello del mare, sull'altopiano di Saïs, tra la catena montuosa del Medio Atlante a sud e le ultime propaggini del Rif a nord.
La città è attraversata dall'uadi Boufekrane, che separa la medina dalla città nuova, conosciuta come "Hamria".
Quando andare
[modifica]Il miglior periodo per una visita è costituito dalle stagioni intermedie, primavera e autunno.
Meknes è caratterizzata da un clima mediterraneo con influenze continentali causate dalla notevole distanza della città dal mare. Le escursioni termiche annuali oscillano da una media estiva di 30º C a una media invernale di 7º C.
Il record del freddo è stato di −10 ° C. ed è stato registrato il 27 gennaio 2005.
Le piogge sono abbondanti nel periodo ottobre-marzo e ammontano in tutto a circa circa 576 mm.
Cenni storici
[modifica]Meknes fu fondata nel X secolo dalla tribù berbera dei Meknassi cui deve il nome. La città prosperò sotto gli Almohadi e Merenidi che innalzarono alcuni dei monumenti più antichi giunti fino ai nostri giorni.
Nel XVII secolo Moulay Ismail, della dinastia alawita fece di Meknès la sua capitale. Ismail dotò la città di possenti mura, lunghe 25 km e di un enorme reggia che però non fu mai completata. La morte di Ismail nel 1727 segnò la decadenza di Meknès. Il nuovo sovrano Maometto III preferì trasferirsi a Marrakesh. Il terremoto del 1755 che devastò Lisbona assestò anche un duro colpo a Meknès. Molti degli edifici furono delapitadi per ornare palazzi di altre città.
Nel 1912 i francesi stabilirono il proprio protettorato sulla maggior parte del Marocco e Meknes divenne il quartier generale dell'esercito di occupazione. Insieme ai militari erano anche civili che si stabilirono come agricoltori nelle fertili pianure circostanti. Dopo l'indipendenza le terre furono espropriate e concesse a famiglie indigene.
La medina di Meknes è stata classificata dal 1996 come patrimonio mondiale dell'UNESCO e da allora ha conosciuto varie operazioni di restauro. Nel 2007 si è proceduto anche al restauro e alla risistemazione della famosa piazza Lahdim sulla quale si affaccia l'altrettanto famosa porta del Rinnegato (Bab Mansour).
Come orientarsi
[modifica]La valle dell'Oued Bou Fekrane il cui letto appare solitamente asciutto, divide la vecchia medina dalla ville nouvelle di epoca coloniale. I due quartieri sono collegati dal viale Moulay Ismail, il cui prolungamento, Avenue Hassan II costituisce l'arteria principale della ville nouvelle.
A sud della medina si trovano la tomba e la reggia incompleta di Moulay Ismail.
Le stazioni dei treni e degli autobus CTM si trovano nella ville nouvelle, così come la maggior parte degli alberghi più costosi.
Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]L'aeroporto più vicino è quello di Fès (Aeroporto di Fès-Saïss) dove è presente Ryanair con voli anche da scali italiani (Bergamo-Orio al Serio e Treviso).
Altri scali più distanti sono a Casablanca, Tangeri ma sono ugualmente ben collegati a Meknes da ferrovie e autostrade.
In auto
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- Autostrada A2. chiamata anche l'autostrada delle città imperiali perché attraversa Meknès e Fès, va da Rabat a Oujda, sul confine con l'Algeria.
Rabat è 151 km più ad Ovest di Meknès mentre Oujda è 385 km (4h circa) più ad Est.
Fes che si trova sullo stesso tracciato, dista 57 km (andando in direzione di Oujda).
In treno
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Meknès ha due stazioni ferroviarie:
- 1 Stazione di Meknès-Centrale (Gare de Meknès-Ville). È la stazione più grande dove fermano i treni espresso operanti sulla linea Casablanca-Fez (frequenza ogni 2 ore nei giorni feriali).
Tangeri è a 2h e 40 min. da Meknes prendendo un treno ad alta velocità Al Boraq da Tangeri a Kenitra e cambiando su un classico treno Al Atlas diretto a Fes.
Informazioni e prenotazioni sul sito ONCF.
La stazione si trova nel quartiere della città nuova vicino al CTM, tra il boulevard de la Gare e il grand boulevard des F.A.R. (Forze armate reali).
La stazione dispone di edicola, bar e emettitrice automatiche di biglietti del treno.
Di fronte alla stazione c'è un posteggio dei taxi e pochi metri più avanti, sulla Avenue des F.A.R c'è una fermata degli autobus urbani. - 2 Stazione di Meknès-Amir Abdelkader (Gare de Meknès-Amir Abdelkader).
In autobus
[modifica]- 3 Stazione degli autobus intercity (Gare routière).
In città vi sono due capolinea di autobus. Quello più moderno è riservato alle autolinee CTM.
Come spostarsi
[modifica]Con mezzi pubblici
[modifica]I trasporti pubblici sono costituiti esclusivamente da autobus, naturalmente molto affollati.
In taxi
[modifica]Come in tutte le città del Marocco, sono disponibili due tipi di taxi:
- Taxi piccoli di colore celeste per spostamenti brevi entro i limiti urbani.
- Taxi grandi anche per corse fuori dai limiti urbani.
I taxi piccoli costano meno ma i grandi possono trasportare più passeggeri contemporaneamente per cui possono risultare più convenienti.
Alcune agenzie provvedono servizi navetta per turisti.
Cosa vedere
[modifica]Medina
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- 1 Bab el-Mansour. Chiamata anche la porta del Rinnegato, Bab el-Mansour o Bab Mansour, è la porta più imponente tra quelle che si aprono nelle mura che circondano la medina di Meknes. Si affaccia sulla famosa piazza Lahdim.
La porta fu completata nel 1732 da Moulay Abdallah, figlio del sultano Moulay Ismaïl. Segna l'ingresso principale al palazzo imperiale di Moulay Ismaïl. La porta fu progettata da un cristiano convertito all'Islam, da cui il nome: La porta del rinnegato (Mansour). Le colonne in marmo che adornano i bastioni laterali sporgenti provengono dalle rovine di Volubilis. - 2 Museo Jamaï. Museo allestito nell'omonimo palazzo, fatto costruire nel 1882 da Mohamed ben Larbi Jamaï, Gran Visir del sultano Moulay Hassan I (1873-1894).
Il palazzo divenne l'ospedale militare Louis nel 1912, poi fu trasformato in un museo dal 1920 con il nome di "Museo delle arti indigene", e poi ribattezzato "Museo Dar Jamaï". - 3 Moschea Grande. La più grande moschea della medina di Meknes è anche la più antica essendo stata costruita nel XII secolo d.C., al tempo della dinastia degli Almoravidi.

- 4 Madrasa Bou Inania. Fondata dal sultano merinide Abu Inan Faris nel 1350. Lo stesso sultano fondò anche un'altra madrasa col medesimo nome nella città di Fès.
Questa madrasa è considerata una dei più bei monumenti lasciati dai Merinidi. Le colonne e le porte presentano stupefacenti decorazioni, tra cui iscrizioni ornamentali.
La madrasa è composta da una sala della preghiera (Ṣalāt), una stanza delle abluzioni (wuḍūʾ), aule e un grande patio. - 5 Bab el-Khemis. Una porta monumentale che si apre sul tratto occidentale delle mura, in corrispondenza dell'antico quartiere ebraico (Mellah).
- 6 Moschea Bab Berdaine. La Moschea di Bab Berdaine si trova nella vecchia medina di Meknes. Fu costruita da Khnata bent Bakkar, una delle mogli del re alawita Moulay Ismail vissuto nel XVIII secolo. Secondo gli storici la donna assolveva le funzioni di ministro degli affari esteri.
Il crollo del minareto della moschea durante la grande preghiera del venerdì del 19 febbraio 2010, costò la vita a una quarantina di persone. - 7 Mausoleo di Sidi ben Aïssa. la tomba del santo sufi Sidi ben Aïssa, vissuto a cavallo tra il XV e il XVI secolo, oggi meta di pellegrinaggi. L'ingresso non è consentito ai non musulmani.
La città imperiale
[modifica]- (Kasbah ismaïlita)
Oltre all'importanza di Moulay Ismail nella storia marocchina, la sua reggia a Meknes era noto per le sue vaste dimensioni e la complessa infrastruttura. L'area coperta dalla Kasbah era molto più grande della città vecchia di Meknes e fungeva da città a sé stante, con le sue fortificazioni, le sue riserve idriche, le sue scorte alimentari e le sue truppe. In seguito gli storici la chiamarono la " Versailles marocchina ". Oggi, molti edifici dell'epoca di Moulay Ismail sono scomparsi o sono in rovina, ma rimangono alcuni monumenti notevoli. Una parte dell'area, Dar el-Makhzen, è ancora utilizzata occasionalmente come residenza reale dal re del Marocco , mentre altre sezioni del complesso sono state convertite ad altre funzioni o sostituite da quartieri residenziali.
- 8 Prigione di Kara.
Chiusa temporaneamente. La prigione di Kara o prigione di Qara è una vasta prigione sotterranea costruita nel XVIII secolo, durante il regno del sultano Ismail ben Sharif nella città di Meknes, all'interno della Kasbah ismailita. Il suo nome deriva da un prigioniero portoghese che acquistò la sua libertà dal Sultano in cambio della costruzione della prigione. Questa è costruita come un labirinto.
Vi vennero rinchiusi diverse migliaia di prigionieri, tra cui schiavi cristiani.
La struttura fu poi utilizzata come silo. Oggi è possibile visitarne una parte. - 9 Mausoleo di Moulay Ismail. Il mausoleo venne eretto quando il sultano era ancora in vita, e tuttora è assidua la venerazione per Moulay Ismail il quale, benché fu un sultano assolutamente dispotico, viene ricordato per le sue conquiste, scacciò gli spagnoli da Larache e gli inglesi da Tangeri e fu un custode dell'islamismo più ortodosso, che formò le basi delle leggi della dinastia alawide.
L'interno del mausoleo, al quale si accede attraversando due cortili, è decorato con ceramiche zellige e da stucchi elaborati, senza essere un'opera particolarmente fastosa, e solo i musulmani possono arrivare alla parte più interna del santuario ove si trova il sarcofago. - 10 Heri es-Swani.
Chiuso per ristrutturazione dal 2021. Rovine di un complesso del XVIII secolo che comprendeva granai, magazzini di stoccaggio di derrate alimentari, scuderie e stalle. La temperatura era mantenuta fresca grazie a un sistema di canalizzazione sotterraneo dell'acqua considerato un capolavoro di ingegneria dell'epoca.

- 11 Bacino dell'Agdal (Cisterna di Al-Sawani). Un invaso d'acqua artificiale realizzato a cavallo del XVII e XVIIII secolo per le esigenze idriche della città e anche per permettere l'irrigazione dei giardini della vicina reggia di Mulay Isma'il.
Eventi e feste
[modifica]Cosa fare
[modifica]Acquisti
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Gli artigiani locali praticano ancora la tecnica della damaschinatura (arabo àgamī).
Come divertirsi
[modifica]Dove mangiare
[modifica]Prezzi modici
[modifica]- 1 Gout De Meknes, 2 rue Kerestoure (Di fronte alla Moschea Grande), ☎ +212 660 642995.
10/15 € a persona (2025).
Lun-Dom 11:00-23:00. Ristorante a conduzione familiare con un terrazzo che offre belle viste sulla moschea grande e sul suo minareto. Le pietanze sono quelle tipiche della cucina marocchina (tajine di pollo e legumi o polpette, cous-cous e ottime insalate) e il personale ha modi gentili. Sono proprietari anche di un vicino negozio di kilim.
- 2 Dar Baraka (مطعم البركة), 5 rue My، Abdellah ben Ahmed, ☎ +212 662 187441.
5/10€ a persona (anno 2025).
Lun-Dom 12:00-23:00. Ristorante di cucina marocchina con una piccola sala (7 tavoli in tutto) ma dagli arredi curati nei minimi dettagli. Il locale è anche molto quotato per la bontà e la varietà delle pietanze. Uno dei piatti più richiesti è il tajine di pollo con prugne e albicocche.
Dove alloggiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- 1 Riad Lahboul, 6 Derb Ain Sefli, Rue Rouamzine, ☎ +212 8085-21352. Un riad di sei stanze dagli arredi accattivanti e un apprezzato ristorante.
- 2 Riad Safir, Bab Aïssi, 1, Derb Lalla Alamia, ☎ +212 5355 34785. Riad vicinissimo alla piazza El Hedime, rinomato per le stanze spaziose, per il servizio e la pulizia.
- 3 Riad Ritaj, Piazza el Hedim, ☎ +212 5355 34808. Check-in: 14:00, check-out: 11:09. Un poco più caro dei suoi concorrenti, il Riad Ritaj è molto confortevole e la colazione, super abbondante, è compresa nel prezzo.
- 4 Riad Yacout, ☎ +212 5355-33110. Bed & Breakfast molto apprezzato per la posizione e la pulizia.
- 5 ibis Meknes, Ave des Forces Armees Royales, ☎ +212 5354-04141. Check-in: 14:00, check-out: 12:00. Possibilmente il miglior albergo della ville nouvelle.
- 6 Rif Hotel, Rue d'Accra. Altro albergo della ville nouvelle.
Prezzi elevati
[modifica]- 7 Hotel Transatlantique, ☎ +212 5355-25050.
Sicurezza
[modifica]Come restare in contatto
[modifica]Nei dintorni
[modifica]Nord
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Sud
[modifica]- 3 Azrou — Crentro berbero, Azrou è situata tra i bei paesaggi montani dell'Alto Atlante ed è famosa per il suq del martedì dove sono esposti tappeti locali.
- 4 Ifrane (63 km) — Località di villeggiatura e centro di sport invernali a 1.700 m s.l.m. e tra foreste di cedri.
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