Laviano



Laviano
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Laviano
Sito istituzionale

Laviano è un paese della provincia di Salerno, in Campania.

Da sapere

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Situato in posizione centrale nella Valle del Sele, incuneato tra Lucania e Irpinia, fa parte della Comunità montana Tanagro - Alto e Medio Sele. Nel suo territorio si trovano la Riserva Naturale Foce Sele-Tanagro e la Riserva naturale Monti Eremita - Marzano. Il comune dispone di notevoli risorse naturalistiche, di cui la fitta rete di sentieri ed itinerari turistici agevola la fruizione. La popolazione vive dei proventi dell'agricoltura (tra le coltivazioni legnose prevale l'olivo), della silvicoltura e dell'allevamento, che svolge un ruolo importante nell'economia locale.

Cenni geografici

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Laviano è un piccolo paese dell'entroterra salernitano incuneato tra Lucania e Irpinia, nella parte occidentale e più alta della Valle del fiume Sele, alle pendici nord-occidentali del monte Eremita (1.579 m s.l.m.). Il territorio comunale, caratterizzato da forti oscillazioni altimetriche, rientra nel gruppo montuoso Marzano – Eremita, delimitato ad ovest dalla medio-alta valle del Sele, a nord dal fiume Temete e dalla strada statale n. 381 (tratto Laviano – Muro Lucano), ad est dalla fiumara di Muro e dai fiumi Platano e Bianco, a sud dai piani di PalomonteBuccino e San Gregorio MagnoRicigliano. Confina con i territori dei comuni di Calabritto, Caposele, Castelgrande, Castelnuovo di Conza, Colliano, Muro Lucano, Pescopagano, Santomenna e Valva.

Quando andare

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Il clima è caratterizzato da inverni tiepidi e da estati calde e secche. Il clima è marittimo, temperato e piovoso. I periodi di maggiore piovosità sono l'autunno e l'inverno. La Valle presenta una zona a clima mite, comprendente la costa, e una zona a clima rigido, comprendente le zone interne, montane. In inverno si registrano temperature molto basse (le più basse si registrano in gennaio e febbraio), nebbia e talvolta nevicate, che si fanno sempre più copiose man mano che ci si addentra nell'entroterra e si sale di quota. Nell'area dei Monti Marzano Eremita, le temperature medie annue si aggirano tra gli 8 e i 12 °C scendendo a 4-5 °C sui rilievi. Le precipitazioni hanno valori medi annui di circa 1.000 mm nel fondovalle, ma superano i 1.700 mm alle alte quote, con massimi a novembre-dicembre, ed è frequente la neve. Le stazioni meteorologiche di riferimento sono quelle di Andretta e di Buccino.

Cenni storici

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Ritrovamenti archeologici nell'area testimoniano la presenza di popolazioni sannitiche dal V secolo a.C. Il processo di romanizzazione si concretizzò intorno alla fine del III secolo a.C.. All'inizio del V secolo d.C. i Longobardi realizzarono una linea di avvistamento con postazioni lungo le valli del Temete e del Sele, anche nelle vicinanze di Laviano. Dal periodo longobardo, Laviano è appartenuto al Gastaldato di Conza. Ruggero II di Sicilia, (prima metà del XII secolo) creò la contea di Laviano. Con l'insediamento al trono di Napoli di Carlo d'Angiò (intorno al 1270), arrivò a Laviano la famiglia D'Alemagna, che conservò la contea di Laviano per due secoli circa. Laviano passò quindi ai Carafa e poi al Regio Fisco. Nel 1697 la Regia Corte assegnò i predetti possedimenti a Francesco D'Anna, la cui famiglia li detenne per circa due secoli. Dal 1811 al 1860 è stato capoluogo dell'omonimo circondario appartenente al distretto di Campagna del regno delle Due Sicilie. Dal 1860 al 1927, durante il Regno d'Italia, è stato capoluogo dell'omonimo mandamento appartenente al circondario di Campagna. A partire dalla fine del 1800, l'emigrazione segna la storia del paese. Il terremoto dell'Irpinia del 1980, che colpì una vasta area dell'Appennino meridionale, provocò grandi danni in tutto il territorio comunale: oltre mille unità edilizie distrutte e 303 morti (un quinto della popolazione).

Come orientarsi

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Mappa a tutto schermo Laviano


Come arrivare

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In auto

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  • Dall'autostrada A2, detta anche Salerno-Reggio Calabria lo svincolo a Contursi Terme porta sulla strada statale 691 Fondo Valle Sele (SS 691), che si snoda lungo il fondovalle del fiume Sele, terminando a Lioni. Dalla SS 691 parte una diramazione che conduce a Laviano.
  • Strada Regionale 91 della Valle del Sele (dal km 71+620 al km 85+750),
  • Strada Regionale 381 Innesto sulla SS91 (Passo delle Crocelle), fino al confine della Basilicata.
  • Strada Provinciale 9/b Cimitero di Oliveto Citra-Ponte Oliveto-Valva-Ponte Temete.
  • Strada Provinciale 33 Laviano-Santomenna-Bivio San Felice.
  • Strada Provinciale 381 proveniente da Muro Lucano.

In autobus

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La mobilità è affidata alla società SITA che collega il paese con Salerno e Pescopagano.

Come spostarsi

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Cosa vedere

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  • Ponte tibetano. Il Ponte, inaugurato nel 2015, si svolge in uno dei punti più stretti del Vallone delle Conche a una quota di circa 512 m s.l.m, in prossimità del Castello, sulla Rupe dell'Olivella. Il Ponte, che è stato progettato con l'obiettivo di ottenere una soluzione sicura, leggera e a basso impatto visivo, è sospeso a circa 80 metri d'altezza, per una lunghezza di circa 90 metri. È composto da cavi in acciaio che corrono da una parte e l'altra del Vallone, sorreggendo un piano di calpestio in grigliato antiscivolo e parapetto, che consente di osservare la valle sottostante. La percorrenza del Ponte è dunque sconsigliata ai soggetti ansiosi e a chi soffre di vertigini. È raggiungibile a piedi, percorrendo un sentiero che parte dal centro del paese.
  • Castello Medioevale Normanno-Svevo. Il Castello è ubicato in posizione strategica, a picco sulla rupe dell'Olivella e sul Vallone, ed è munito di fossato con ponte in pietra. Il Castello si inserisce nel sistema di fortificazioni normanne e sveve realizzate dal X secolo lungo l'Alta valle del Sele ed in Basilicata, a ridosso delle vie di comunicazione con la Puglia, di cui sono testimonianza le numerose fortezze ed emergenze architettoniche tuttora presenti in zona. Nei secoli, i territori di Laviano, come anche il Castello, sono stati possedimenti di diversi signori e/o feudatari; alla fine degli anni '50, il Castello è stato acquisito al patrimonio comunale. Nonostante i crolli determinati dagli ultimi terremoti e le attuali precarie condizioni statiche, esso costituisce tuttora una delle testimonianze più significative dell'architettura fortificata presenti nell'alto Sele. In alcune sale sono raccolti attrezzi agricoli e suppellettili, che potrebbero costituire la base per la creazione di un museo della civiltà contadina.


Eventi e feste

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  • Carnevale. Rappresentazione teatrale dei mesi dell'anno, recita evocativa delle antiche origini e sfilata di carri allegorici.
  • Festa patronale di San Pasquale Baylón. 17 maggio. Processione, festa con gruppo musicale e fiera del bestiame.
  • San Vito Protettore degli animali. 15 giugno. Processione, fiera degli animali e fuochi d'artificio.
  • Sagre del cinghiale e del vitello. Prime tre settimane di agosto. Degustazione di carni, canti e danze.
  • Ferragosto lavianese (Località Campo Piano). 11-13 agosto. Rassegna di prodotti tipici locali.
  • Mostra mercato del piccolo artigianato locale. 14 agosto.
  • Festa della Madonna dell'Assunta, Patrona del paese. 14, 15 e 16 agosto. Processione, spettacolo musicale e giochi pirotecnici.
  • Festa di San Rocco. 16 agosto. Processione, lotteria e fuochi artificiali.
  • Percorsi di Montagna. A settembre. Promozione delle risorse naturali ed ambientali del territorio montano.
  • Fiera di San Gerardo Majella. A settembre.
  • Festa di Padre Pio. Ultima domenica di settembre.


Cosa fare

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Un fine-settimana nella Valle del Sele può convenientemente comprendere escursioni nei dintorni di Laviano, con eventuale raccolta di prodotti stagionali del bosco (fragole, funghi, origano ed altri), godendo dei profumi e dei colori di boschi secolari. Pranzo al sacco con prodotti del territorio in una delle gradevoli aree attrezzate o, magari, godendo di un ampio panorama montano. La sera, ci si può offrire una cena con prodotti genuini, degustando pasta fatta in casa con funghi porcini e tartufi, caciocavallo ai ferri o baccalà. Poi, meritato riposo in uno degli ospitali (e non costosi) B&b in paese.

  • Laviano Experience, Via Aldo Moro 11, +39 349 744 3827, +39 339 670 9669, . È un'associazione di professionisti appassionati della montagna che promuovono iniziative sportive e culturali e organizzano escursioni a piedi e in mountain bike.


Acquisti

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Alcuni dei prodotti tipici sono:

  • Caciocavallo, scamorza e manteca podolica
  • Olio extravergine d'oliva Colline Salernitane D.O.P., caratterizzato dal sapore amaro e piccante, giustamente corposo e con notevole presenza di note aromatiche, valorizza piatti di una certa consistenza, come minestre a base di legumi, pastasciutte e grigliate di pesce.
  • Prodotti da forno, come il pane casereccio lievitazione naturale, pane integrale, freselle, casatiello, cantuccini, mandorle e nocciole vegan, biscotti e taralli.


Come divertirsi

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Dove mangiare

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Prezzi modici

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  • Bar Ristorante Pizzeria Il carbonaio, Via Giuseppe Mazzini, 2. Pizze e cucina tradizionale.

Prezzi medi

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  • Ristorante Pizzeria Sant'Agata (Azienda Agricola Cifrodelli), Via Sant'Agata, 77 (In posizione centrale), +39 338 133 6668, +39 0828 915266, . Specialità: tagliatelle porcini e tartufo, pasta fatta in casa, tagliata di vitello, filetto, varie preparazioni di baccalà, pizze, panuozzo, pasta e pizza per celiaci.


Dove alloggiare

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Prezzi modici

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  • Villaggio Antistress (Casette di legno Campo Piano), . Gestione diretta del Comune.

Prezzi medi

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  • B&B Il Tritone, Piazza della Repubblica, 25, +39 339 670 9669, +39 339 5777123, . Da € 60 a notte. 6 camere con aria condizionata, sala comune con frigorifero e minibar, terrazza e campo da tennis. Animali ammessi.
  • B&B Le Radici (In Località Canale, a 3 chilometri dal centro), +39 351 530 7249, . Da € 55 a notte. 4 camere con aria condizionata, sala comune, terrazza, giardino, ristorante. Animali ammessi.
  • Casa vacanze Aria di montagna, Via Aldo Moro, 20 (A 1 km dal centro), +39 333 424 7424, +39 340 914 3402. Da € 55 a notte. 2 camere con aria condizionata, 1 bagno, zona pranzo, cucina con utensili, terrazza. Animali ammessi.
  • Agriturismo Vammora, Via Campo Piano (Contrada Vammora a 3 km dal centro), +39 366 468 0135. Camere con aria condizionata, bagno e balcone. Presente anche un ristorante specializzato in cucina italiana, con opzioni vegetariane e vegane.


Sicurezza

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La visita del paese non presenta alcun tipo di rischio per la sicurezza. Per le escursioni montane, viceversa, se non si ha una adeguata esperienza, è preferibile affidarsi a guide specializzate, in particolare per le attività di speleologia e arrampicata.

La segnaletica dei sentieri potrebbe essere carente. Pertanto, per evitare di perdersi, è fondamentale avere con sé delle mappe prescaricate e una traccia GPX visualizzabile con GPS. Opportuno è, inoltre, disporre di equipaggiamento da escursionismo (scarponi da trekking con suola vibram o simile, bastoncini, zainetto, giacca a vento, occhiali, berretto, guanti, torcia frontale, scorta d'acqua, crema per il sole, ecc.).

Il clima, come in ogni rilievo montuoso, è soggetto a possibili cambiamenti improvvisi che vanno tenuti in conto. Possono diventare pericolosi i forti temporali e causare notevoli problemi lungo i sentieri spesso in pendenza e con frequenti attraversamenti di piccoli corsi d'acqua che possono ingrossarsi. Dopo un temporale, i sentieri possono presentarsi fangosi e difficili da percorrere.


Come restare in contatto

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Poste

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Nei dintorni

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  • Riserva naturale Monti Eremita – Marzano - Vi ricade parzialmente il territorio del comune; l'area della riserva è estesa 3.680 ettari ed è costituita prevalentemente da terreni di proprietà demaniale boscati, alternati a pascoli con andamento molto ondulato, con quote medie elevate; la sua vetta più alta è quella di monte Eremita. Si tratta di un importante corridoio naturalistico tra i monti Picentini e la Basilicata, ricco di boschi, con alberi secolari, e vaste radure. Di notevole interesse sono i boschi di Spagarino, della Montagna Grande, del Faito e il Cerreta. Tra le aree attrezzate, Melito, con barbecue, tavoli, panchine e gazebo, Valle Piana e Franzino, a circa 1.400 m, con strutture in legno per il pic-nic e giochi per i bimbi, oltre alla chiesetta denominata Santuario della Madonna della Misericordia.
  • Riserva naturale Foce Sele-Tanagro - (10.680 ettari, Caposele, Calabritto, Campagna, Oliveto Citra, Senerchia, Colliano, Laviano, Valva, Contursi Terme, Postiglione e Serre), che comprende l'Oasi Naturale di Persano.
  • Castelgrande - L'Osservatorio Astronomico, situato a Toppo (Potenza) a 1.280 metri di altitudine, dispone di un telescopio del diametro di 1,56 m., tra i più grandi in Italia. Oltre alla visita guidata all'Osservatorio, si può godere dell'osservazione diretta diurna (sole) e/o notturna (luna e altri corpi celesti).
  • Montella e Nusco - Santuario del Santissimo Salvatore, Complesso del Monte comprendente la Chiesa di Santa Maria della Neve, Monastero del Monte, Castello Longobardo e Centro recupero rapaci "Assunta Capone".
  • Sant'Andrea di Conza - Mulini ad acqua e borgo medievale.
  • Conza della Campania - Area archeologica di Compsa (Foro romano e Anfiteatro) e Lago di Conza con visite guidate nell'area faunistica.
  • Caposele - Santuario di San Gerardo Maiella.
  • Calabritto - Nell'area naturalistica, che comprende 14 cascate formate dal rio Zagarone e dai suoi affluenti, è possibile praticare il torrentismo. Nell'area, il Sentiero della Madonna del Fiume, lungo 6 km, conduce in circa tre ore al Santuario, collocato all'interno di una grotta carsica (con stalattiti), e alla Cascata del Bard'natore. Questa, alta complessivamente 55 metri suddivisi in quattro salti, origina dal torrente Vallone del Lupolo che forma anche alcune piscine naturali, fruibili.
  • Quaglietta: Borgo medievale e castello longobardo del XIII secolo, quasi interamente ristrutturato,
  • Senerchia - Nell'Oasi Valle della Caccia, il percorso naturalistico risale lungo le rive del torrente Acquabianca, per raggiungere una cascata spettacolare e poi la “Grotta del muschio”. Nell'Oasi, anche il sentiero del CAI che conduce alla grotta della Lucinella, con un'area pic-nic intermedia e la meta finale a 955 m.s.l.m. con la Grotta Profunnata, accessibile solo con attrezzatura speleologica. L'Oasi è aperta nei fine-settimana, da aprile a settembre.
  • Valva - Il Parco d'Ayala si estende per 17 ettari ed è costituito da giardini all'italiana e da uno splendido bosco, con viali adornati da statue e fontane. Questi giardini sono annoverati tra i più belli d'Italia. Di estremo interesse è anche il sistema di caverne e canali, probabilmente di epoca romana, che attraversa il parco nella sua estensione. Il castello, costituito da tre piani e un sottotetto, ha uno sviluppo di circa 600 metri quadrati. La Villa è aperta nei fine-settimana.
  • Colliano - Borgo medievale, Castello Normanno nel Borgo Collianello, grotte e diverse aree naturali.
  • Contursi Terme - Santuario di Santa Maria Incoronata delle Grazie e Castello Rosapepe del IX secolo.
  • Oliveto Citra - Museo Archeologico Provinciale dell'Alta Valle del Sele, all'interno del Castello Baronale.
  • Palomonte - Santuario di Santa Maria di Sperlonga; Sant'Angelo dei Lombardi (AV): Duomo e Abbazia del Goleto (in parte in ruderi, del XII secolo) e Castello Longobardo.
  • Buccino - Castello normanno (XII-XX secolo), Parco archeologico urbano dell'antica Volcei (in parte sotterraneo) e Museo archeologico nazionale (VIII – I secolo a.C., esteso 1600 m², contiene più di 5.000 reperti).

Itinerari

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Escursionismo e torrentismo

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La maggior parte dei sentieri è percorribile da escursionisti con una preparazione media. Di seguito, l'elenco dei sentieri che si svolgono nel territorio del Comune di Laviano, riportati nella Carta dei sentieri Monti Marzano Eremita scala 1:25000 (Editori Club Alpino Italiano, Provincia di Salerno e Comunità Montana Alto e Medio Sele). Per ciascuno di essi sono indicati il dislivello, le classi di difficoltà escursionistiche CAI (T = turistico E = escursionistico EE = per escursionisti esperti), i dislivelli, il tempo di percorrenza, lo sviluppo e la presenza di acqua.

  • Sentiero n. 200 - Campo Piano di Laviano – Valva – Inizio strada comunale per Monte Spagarrino, per mulattiera verso Acqua della Nocella; dislivelli: m. 230 in salita e m. 150 in discesa; difficoltà: E; tempo di percorrenza: h 2,30 in salita; presenza di acqua: sì.
  • Sentiero n. 207 - Campo Piano di Laviano Costa Castagno – Franzino – Si segue il vallone Spagarrino, poi per Costa Castagno e Monte Melignana si raggiunge la sorgente Mila di Melito e quindi il pianoro di Franzino; dislivello: m. 975; difficoltà: E; tempo di percorrenza: h 3,30 in; presenza di acqua: sì.
  • Sentiero n. 208 - Laviano km 48+200 - Fonte della Donnula - Pendici del Monte Pennone – Franzino; dislivello: m: 852; difficoltà: E; tempo di percorrenza: h 3,30; presenza di acqua: sì.
  • Sentiero n. 209 - Laviano località S. Maria - Pietra di Portula. Dislivelli: m. 500 in salita e m. 150 discesa; difficoltà: E; tempo di percorrenza: h 2,30.
  • Sentiero n. 210 - Fontana Giancarlo di Laviano km 46+700 - Pendici del Monte Pennacchio ed Eremita. Dislivello: m: 635; difficoltà: E; tempo di percorrenza: h 3,00; presenza di acqua: sì.
  • Sentiero n. 211 - Dal km 46+050 della S.S. 381 - Piano della Vaccara - Località Nicchiarone. Dislivelli: m. 525 in salita e m. 150 in discesa; difficoltà: E; tempo di percorrenza: h 4,00.
  • Sentiero Francesco Tullio – Si parte da Piani di Campo (1.254 m.), in frazione Collianello, si percorre seguendo in sequenza, i sentieri 206, 210, 209, 218 e 218/A della carta dei Monti Eremita-Marzano e si termina a Pescopagano (950 m.). Dislivello: m. 700; tempo di percorrenza: h 8,00; lunghezza: 20 km.

Tra i percorsi escursionistici che collegano Laviano con aree attrezzate e località di montagna meritano attenzione anche i seguenti:

  • al monte Eremita (1.579 m s.l.m.) e/o al monte Astora (1.561 m s.l.m.);
  • all'area attrezzata Melito (1.000 m s.l.m.);
  • alle località Cesina Piana e Campo Piano (350 m s.l.m.);
  • al monte Capolalma (853 m) e alla località Santa Maria;
  • dal Castello di Laviano a Santomenna (Museo del Sacro, edifici ecclesiastici);
  • dal Castello e/o Campo Piano a Valva (Villa d'Ayala, edifici ecclesiastici);
  • dal Castello e/o Campo Piano a Caposele (Santuario di San Gerardo a Materdomini): Ponte Temete - loc. Limitoni – Serra Castagno – Ponte Minuto – loc. La Ionda – Santuario di San Gerardo a Materdomini. Durata orientativa di ogni tratta: circa tre ore.

Nel Vallone delle Conche (Castello/Ponte tibetano) è inoltre possibile praticare torrentismo nel canyon che percorre una profonda e strettissima gola, con dislivello di m. 160; con tuffi, toboga e brevi calate; adatto a persone allenate, con tempo di percorrenza di cinque ore circa.

Numerosi sono anche i percorsi e le traversate che collegano Laviano con il territorio circostante. Circa 40 sentieri, in buona parte di difficoltà E - Escursionistico, che si svolgono nel territorio dei comuni di Calabritto, Caposele, Castelnuovo di Conza, Colliano, Laviano, Oliveto Citra, Pescopagano, San Gregorio Magno, Santomenna, Sant'Andrea di Conza, Senerchia, Teora e Valva, e due percorsi sci-escursionistici nel territorio di Laviano, sono riportati anch'essi sulla citata Carta dei sentieri Monti Marzano Eremita. Inoltre, tra i sentieri di lunga distanza che attraversano il territorio di Laviano, sono da considerare i seguenti:

  • Il "Sentiero dell'Alta Valle del Sele", lungo complessivamente circa 126 km, da percorrere a cavallo (21 ore), in bicicletta (8 ore e 30 minuti) o in auto (2 ore e 30 minuti), parte dalla Via Popilia in territorio di Campagna, attraversa i centri abitati di Contursi Terme, Colliano, Valva, Laviano, Santomenna, Castelnuovo di Conza, Oliveto Citra, Campagna e termina sulla Via Popilia nel territorio di Eboli. Lungo il percorso è possibile visitare, tra gli altri, il Santuario di Santa Maria di Avigliano e l'Eremo di San Michele a Campagna, il Museo del Sacro e la Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Santomenna, la Chiesa di San Michele e la Chiesa Madre nel centro storico di Valva, il Castello Guerritore a Oliveto Citra, la Chiesa di Santa Maria del Borgo a Colliano e la Cappella di Santa Maria del Soccorso a Collianello.
  • Il "Cammino dell'Arcobaleno" attraversa undici Comuni su un percorso di 92 chilometri e con un dislivello di 2.700 metri e si svolge in cinque tappe, toccando Oliveto Citra, Senerchia, Calabritto, Ponte Sele, Laviano, Santomenna, Castelnuovo di Conza, Sella di Conza, Conza della Campania, Sant'Angelo dei Lombardi, Abbazia del Goleto, Lioni, Caposele e Materdomini.

Informazioni utili

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