Stagno di Sa Curcurica | |
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Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Comune | ![]() |
Coordinate | 40°27′17.46″N 9°47′17.74″E |
Dimensioni | |
Superficie | 0,40 km² |
Idrografia | |
Salinità | acqua salmastra |
Lo stagno di Sa Curcurica è una zona umida situata nel comune di Orosei, in prossimità della costa orientale della Sardegna.
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Con la direttiva comunitaria "Habitat" n. 92/43/CEE approvata nel 1992 dalla Commissione europea viene dichiarato sito di interesse comunitario e inserito nella rete Natura 2000 con l'intento di tutelarne la biodiversità, attraverso la conservazione dell'habitat, della flora e della fauna selvatica presenti.
Il sito, distinto col codice ITB020012, comprende anche i vicini stagni di Bidderosa, Berchida e Sa Salinedda.
Lo stagno appartiene al demanio della Regione Sardegna che concede lo sfruttamento professionale delle risorse ittiche; viene esercitata l'attività di pesca a diverse specie tra cui orate, spigole e mormore.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Fino all'Ottocento era conosciuto col nome di "Crocorica"[1] e poi è stato successivamente mutato.
Nel 1959 viene scavata la parte artificiale dello Stagno di Sa Curcurica, per facilitare l'affluenza di acqua e compensare l'opera dello sbocco a mare naturale, spesso soggetto a interrimento. L'opera completa non venne mai completata definitivamente. All'interno di questa opera venne poi integrata la Peschiera di Sa Curcurica, ma che è attualmente improduttiva, ed in stato di completo abbandono.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Goffredo Casalis, Dizionario geografico, storico, statistico, commerciale degli stati di S.M. il re di Sardegna, G. Maspero, 1851. URL consultato il 22 agosto 2019.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Agenzia regionale Laore Sardegna, Stagni e lagune produttive in Sardegna (PDF), su sardegnaagricoltura.it, 2014. URL consultato il 7 gennaio 2016.
- Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, La Direttiva 92/43/CEE "Habitat", su minambiente.it. URL consultato il 7 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2015).
- Associazione per il Parco Molentargius, Stagno di Berchida, stagno di sa Curcurica e stagno di Bidderosa, su apmolentargius.it. URL consultato il 13 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).