Popenguine-Ndayane comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | Thiès |
Dipartimento | M'bour |
Arrondissement | |
Amministrazione | |
Sindaco | Mansour Thiandoum dal 2009-2014 |
Territorio | |
Coordinate | 14°33′46.9″N 17°06′49.5″W |
Altitudine | 11 m s.l.m. |
Superficie | 4,97 km² |
Abitanti | 12 000 (2013) |
Densità | 2 413,03 ab./km² |
Altre informazioni | |
Fuso orario | UTC+0 |
Cartografia | |
Popenguine-Ndayane è un comune del Senegal, situato a 70 km a sud di Dakar sulla Petite-Côte, nel Dipartimento di M'bour nella Regione di Thiès. Dal 2008 unisce due località, Popenguine e Ndayane.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Fondata intorno al 1650, il villaggio si chiamava inizialmente Poponguine. È divenuto Popenguine su iniziativa del presidente Léopold Sédar Senghor, grazie a una sua poesia intitolata Ritorno da Popenguine. Il comune è il luogo di villeggiatura preferito dai capi di Stato del Senegal.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Popenguine faceva parte della Comunità rurale di Diass. È diventato un comune nel luglio 2008[2]. La Foresta e la Riserva Naturale di Popenguine sono incluse nel territorio comunale.
Popenguine è diventato comune insieme a Ndayane e Popenguine sérére, con la denominazione « Popenguine-Ndayane ». Il primo sindaco è stato Mamadou Mansour Thiandoum, eletto il 14 aprile 2009.
Economia
[modifica | modifica wikitesto]Villaggio di pescatori e contadini in origine, è oggi conosciuto principalmente come luogo di pellegrinaggio cattolico e di turismo.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Santuario Mariano
[modifica | modifica wikitesto]Sito nato su un'idea di Monsignor Picarda nel 1888, non in seguito ad apparizioni o miracoli. Ospita la Grotta del Silenzio, dove si trova la statua della Vergine Nera. Il Santuario è inoltre meta di un annuale pellegrinaggio. Il percorso parte da varie città del Senegal, come Dakar e M'bour, riunendo annualmente la comunità cristiana il primo lunedì dopo la Pentecoste. All'evento partecipano anche i musulmani, a testimonianza della convinvenza pacifica tra le regioni in Senegal.[3] Nei pressi del Santuario è presente la Basilica di Notre-Drame de la Délivrande, eretta nel 1992 in occasione della visita di Giovanni Paolo II.
Riserva naturale di Popenguine
[modifica | modifica wikitesto]Riserva creata nel 1986 per salvaguardare la zona dal punto di vista ambientale ed evitarne il disboscamento. L'area comprende un'imponente falesia a ridosso dell'Atlantico.[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Citazioni e frasi celebri, su le-citazioni.it.
- ^ (FR) Décret n° 2008-748 du 10 juillet 2008 portant création de communes dans les régions de Fatick, Kaffrine, Kaolack, Kédougou, Kolda, Louga, Matam, Saint-Louis, Sédhiou, Tambacounda, Thiès et Ziguinchor, Journal officiel de la République du Sénégal, n° 6446 du 31 décembre 2008
- ^ a b c Turismo Responsabile in Senegal con la CPS: Popenguine, su cps-ong.it, 6 settembre 2019. URL consultato l'11 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2019).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Mamadou Traoré Diop, Prières de Popenguine : poèmes, Dakar, Les Éditions Maguilen, 1997, 50 p.
- Charles Flamant, Les Diamants de Popenguine. Aventure africaine Gabon–Sierra Leone–Sénégal, Éd. Charles Flamant, 313 p. ISBN 978-2-9528-3610-4
- Marielle Trolet Ndiaye, Femme blanche Afrique noire, Éditions Grasset & Fasquelle, 2005, 390 p. ISBN 2-246-67621-5
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Popenguine-Ndayane