La pescheria in piazza Alonzo di Benedetto (2006)
«Lautru jornu, ntra la piscarìa / a vuci forti dissi: Cavaleri! / Si ni vutaru, su la vita mia / na cinquantina, davanti e darreri / Ma chiddu ca mi fici stranizzari / fu... ca un vaporta si vutò macari (Non c'è chiù munnu)[1]»

La Pescheria (Piscarìa in siciliano) è l'antico mercato del pesce della città di Catania.

I banchi si trovano dall'inizio dell'Ottocento nel tunnel scavato nel Cinquecento sotto il Palazzo del Seminario dei Chierici e le mura di Carlo V, di fronte agli Archi della Marina, un tempo immersi nelle acque del sottostante porticciolo di pescatori, oggi riempito e trasformato in verde pubblico, in piazza Alonzo di Benedetto ed in piazza Pardo, nel quartiere "Duomo di Catania o Terme Achilliane - Piano di San Filippo" e in parte nel quartiere "Murorotto o Pozzo di Gammazita - Terme dell'Indirizzo".

La Pescheria è spesso inserita in percorsi turistici per l'interesse folcloristico e l'atmosfera che si respira passando fra i banchi dei pescivendoli.

Galleria d'immagini

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ L'altro giorno, dentro la pescheria / a voce alta esclamai: Cavaliere! / Se ne voltarono, (lo giuro) sulla mia vita / una cinquantina, davanti e dietro / ma quello che mi fece meravigliare / fu... che si voltò pure uno scaricatore (non c'è più mondo)
  2. ^ Angelo Boemi, Il libro di Catania, Boemi-Prampolini, 1997, p. 241.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]