Chiesa di San Pantaleone
StatoItalia (bandiera) Italia
RegioneLombardia
LocalitàAlmenno San Bartolomeo
Indirizzovia Longa, 83
Coordinate45°45′09.9″N 9°34′04.29″E
Religionecattolica
TitolareMaria
Diocesi Bergamo
Inizio costruzioneXVI secolo

La chiesa di Santa Maria ad Nives è un luogo di culto cattolico di Almenno San Bartolomeo in via Longa, sussidiaria della chiesa di San Bartolomeo della provincia e diocesi di Bergamo.[1]

La costruzione della chiesa risale al XVI secolo. Probabilmente la edificata su un'edicola preesistente come testimonierebbe l'affresco della Madonna in trono col Bambino che presenta la datazione del 1467.[2] La chiesa è citata come sussidiaria della parrocchia di San Bartolomeo Apostolo, nella relazione della visita pastorale di san Carlo Borromeo del 1575.[3] Proprio durante questa visita l'arcivescovo ordinò che venisse ampliata e decorata, nonché vi fosse aggiunta la facciata con il porticato a protezione.[2]

Il piccolo edificio fu edificato per voto dei fratelli Tommaso e Matteo Bengonzi e del loro padre Antonio, i quali abitavano a Venezia dove esercitavano il commercio, ma che erano originari di Almenno. Questi, come molti altri valligiani delle valli Brembana e Seriana, commissionavano opere d'arte nella città lagunare che venivano poi inviate nei paesi natii, non solo per decorare e adornare chiese, ma anche a testimoniare la ricchezza e l'importanza che la famiglia aveva raggiunto, opere che erano conosciute come tesori degli emigranti.[4]

Negli ultimi anni del Novecento la chiesa fu oggetto di restauro e rifacimento parziale, con la nuova intonacatura e tinteggiatura, e il mantenimento delle decorazioni originarie.[2]

L'edificio di culto, posto in cima a una gradinata con pavimentazione in ciottolato e circondata da un luogo prativo, ha un marciapiede per tre lati mentre il fronte principale, è preceduto dal porticato costituito da due pilastri in muratura e collegati da un muretto che reggono il tetto ligneo. La facciata a capanna è in pietra a vista con l'ingresso centrale e due aperture laterali complete di inferriate, e cornici in pietra. La parte superiore ha un'apertura semicircolare atta a illuminare l'aula.[1]

L'interno a pianta rettangolare è a navata unica divisa da lesene in due campate. Le lesene reggono il cornicione non praticabile da cui s'imposta la volta a botte. Sul lato destro vi è il solo altare laterale dedicato a san Timoteo, santo patrono della località di Almenno dopo san Bartolomeo. L'arco trionfale, precede la zona presbiteriale innalzata da due gradini e conserva lateralmente due nicchie con le statue lignee dei santi Giuseppe col Bambino e la Madonna col Bambino.

Il presbiterio a pianta rettangolare con volta a botte ospita come pala d'altare l'affresco, opera di ignoto, e di scuola lombarda: Madonna in trono col Bambino. Il dipinto è quindi precedente la creazione della nuova chiesa. L'iscrizione cita il 23 settembre 1467 sul dorsale del trono a fianco del volto della Madonna, probabilmente la data di creazione. L'opera è stata più volte rivisitata, e conserva molto poco della pittura originale. Era però l'immagine a cui erano devoti gli abitanti di Almenno San Bartolomeo, tanto che la consideravano miracolosa, e luogo di pellegrinaggio. L'affresco era inserito nell'edicola originale che era chiusa da un cancellis ligneis.[5]

  1. ^ a b Chiesa di Santa Maria ad Nives <Longa, Almenno San Bartolomeo>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 9 giugno 2023.
  2. ^ a b c Cesare Rota Nodari, Itinerario d'Arte tra le chiese di Almenno San Bartolomeo, Press R3, 2007, p. 63.
  3. ^ parrocchia di San Bartolomeo apostolo, su lombardiabeniculturali.it, LombardiaBeniCulturali. URL consultato il 9 giugno 2023.
  4. ^ Giacomo Gelmi, Due veneziani del tardo quattrocento per l'orgoglio dei migranti bergamaschi: Bartolomeo Vivarini e Leonardo Boldrini, in Abelase, Papiri arti Grafiche, 2015.
  5. ^ Nodari, pp. 64-65.
  • Cesare Rota Nodari, Itinerario d'Arte tra le chiese di Almenno San Bartolomeo, Press R3, 2007.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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