Decorazione a Gangi in occasione dei festeggiamenti per la Sagra della Spiga
  • Sagra della Spiga. Seconda domenica di agosto. È una ricorrenza folkloristica che si celebra nel borgo. Rievoca le usanze, le tradizioni e la cultura della vita contadina, con influenze derivate dalla mitologia greca e in particolare dalla celebrazione del mito di Demetra o (Cerere), divinità dei raccolti. Questa manifestazione è relativamente recente in quanto istituita soltanto negli anni '60 per volontà della Pro loco gangitana, con lo scopo di celebrare le tradizioni della civiltà rurale e popolare madonita. Questo aspetto profano si sposa con la tradizione religiosa locale che prevede la possibilità di far benedire i campi e il bestiame, con l'auspicio di ottenere un buon raccolto e una buona resa di derrate alimentari. La sinergia tra il mondo contadino e quello religioso ha dato vita alla Festa dei Burgisi, ovvero dei proprietari terrieri benestanti che portavano sei pani in offerta al Santissimo Salvatore. Il pane è il principale frutto della terra, poiché proveniente dal grano il quale contraddistingue il comune di Gangi; da quì il nome Sagra della Spiga. Questa prassi trae origine dagli antichi riti pagani, largamente diffusi ai tempi della Sicilia greca e poi mutuati nelle usanze cattoliche. Ecco il perché delle radici mitologiche della sagra, correlate non solo a Demetra ma anche al culto della Dea Madre (intesa come madre terra). Quindi è proprio la Processione del Pane dei Burgisi a dare il via alle celebrazioni, durante il sabato vigilia della prima domenica d'agosto. Il corteo religioso inizia presso la Chiesa del Santissimo Salvatore e dopo aver percorso le principali vie del centro storico raggiunge infine la Chiesa Madre, dove il giorno successivo ha luogo la funzione religiosa di ringraziamento per il raccolto. Nella tarda serata di sabato avviene a vanniata, durante la quale il programma della sagra completo di date ed eventi viene reso pubblico. I giorni che seguono sono ricchi di eventi correlati alla tradizione locale, come il corteu du zitu e a zuccatina. Quest'ultimo evento rappresenta l'antico rito di "chiedere la mano della ragazza", l'usanza viene rievocata tramite una commedia teatrale in dialetto gangitano. Alla zuccatina segue 'a manciata di novi cosi, la quale consiste nell'offerta ai visitatori di un tradizionale piatto unico costituito da nove tipologie diverse tra legumi e cereali, condito da carne, olio e spezie locali. La ricorrenza termina la domenica successiva con il Corteo di Demetra, una peculiare sfilata in abiti tradizionali eseguita dai danzatori del gruppo Folk Engium, accompagnati dal corpo musicale paesano e numerose stravole (carri in legno senza ruote trainati da buoi). Conclude il corteo una giovane donna che interpreta la figura di Demetra, preceduta da numerosi figuranti che rappresentano vari soggetti mitologici. La stessa sera a concludere l'annuale edizione della sagra ha luogo 'U Pisatu, una rappresentazione recitata in dialetto locale avente come sfondo tematiche relative ai sacrifici, ai patimenti e alla povertà della vita rurale gangitana di un tempo. Nel 2024 la manifestazione giunge alla 59esima edizione.


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