Somma Lombardo
Somma Lombardo | |
Stemma e Bandiera | |
Stato | Italia |
---|---|
Regione | Lombardia |
Territorio | Alto Milanese |
Altitudine | 300 m s.l.m. |
Superficie | 30,51 km² |
Abitanti | 17.876 (2024) |
Nome abitanti | Sommesi |
Prefisso tel | +39 0331 |
CAP | 21019 |
Fuso orario | UTC+1 |
Patrono | Sant'Agnese (21 gennaio) |
Posizione | |
Sito istituzionale |
Somma Lombardo è una città della Lombardia.
Da sapere
[modifica]Cenni geografici
[modifica]Somma Lombardo si trova nell'Alto Milanese e confina con Arsago Seprio, Cardano al Campo, Casorate Sempione, Castelletto sopra Ticino (Novara), Ferno, Golasecca, Pombia (Novara), Samarate, Varallo Pombia (Novara), Vergiate e Vizzola Ticino.
Quando andare
[modifica]Clima
[modifica]Secondo la classificazione climatica nazionale, il centro abitato di Somma Lombardo è situato in Zona E. I gradi giorno del borgo sono 2877 e il limite massimo consentito per l'accensione del riscaldamento è di circa 14 ore giornaliere (dal 15 ottobre al 15 aprile).
Il clima di Somma Lombardo è di tipo continentale: gli inverni sono freddi e presentano molte giornate di gelo, mentre le estati sono calde e afose; è sempre frequente, anche se in misura minore rispetto al passato, il fenomeno della nebbia. Le precipitazioni medie annue sono pari a 1082 millimetri, con un picco in primavera e in autunno e un minimo relativo in inverno. La media niveometrica del territorio, invece, si aggira intorno ai 40 centimetri all'anno.
Cenni storici
[modifica]Somma Lombardo fu un importante nodo della strada romana consolare chiamata dagli storici via Mediolanum-Verbannus, che collegava Milano al Verbano passando per Sesto Calende. Resti di pavimentazione stradale romana sono stati ritrovati durante degli scavi effettuati nei pressi del centro commerciale Il Gigante in via Soragana nel 1985 e nel 2002. A sud di Somma Lombardo la via Mediolanum-Verbannus intersecava trasversalmente un'importante strada romana che collegava Novara a Como passando da Castelseprio, la via Novaria-Comum. Da Somma Lombardo la strada proseguiva il suo percorso passando da Golasecca e Sesto Calende.
I boschi di Somma contengono ancora le vestigia di trincee e piste per aerei costruite in occasione della seconda guerra mondiale. I dintorni di Somma sono ricchi di reperti a testimonianza di una presenza umana sul territorio a partire dall'età del bronzo. A Coarezza e in località Case Nuove sono state rinvenute diverse tombe a cremazione databili al sec. XIII a.C. Risalgono poi all'età del ferro le numerose tombe della cultura di Golasecca, che prende il nome dalla cittadina confinante con Somma Lombardo, e il cromlech del Vigano che fu un grande recinto tombale e rituale costituito da oltre trecento massi poi asportati verso fine Ottocento dai proprietari del terreno per ampliare le loro coltivazioni. Sempre nella brughiera di Vigano si trova il Sass di biss ("Sasso delle bisce"), un masso erratico con un complesso di antiche incisioni a coppella singola: è uno dei rari esempi di incisioni rupestri nell'area interessata dalla Civiltà di Golasecca.
Nel sec. IV a.C. si insediò la tribù gallica dei Vicani Votodrones, come testimonia una lapide romana, rinvenuta nei pressi della frazione di Mezzana. Numerosi sono i ritrovamenti di utensili d'uso domestico e comune, armi, scudi, venuti alla luce. A lato della via romana (della quale, come detto, è stato scoperto un tratto in via Albania dietro al centro commerciale Il Gigante) sorsero le necropoli più antiche in cui era in uso il rito della cremazione. Dal sec. III d.C. si diffuse il rito della inumazione, come attestano i ritrovamenti di via Binaghi: balsamari in vetro, vasellame, monete, olpi.
Nel Medioevo Somma Lombardo dipendeva dalla vicina Arsago Seprio, che fu importante centro politico e amministrativo longobardo, nonché capo pieve. In una lapide murata nella chiesa di San Simpliciano a Milano, datata 881, è riportato il testamento del potente e nobile possidente sommese Guilizione che lasciò a quella chiesa numerosi possedimenti in Somma.
Somma Lombardo mantiene la sua forte connotazione di luogo di transito, essendosi sviluppato lungo la statale 33 del Sempione. L'importanza del luogo nella tarda antichità e nell'Alto Medioevo è strettamente legata alla presenza di un asse stradale di rilievo, ed è rintracciabile in due fortificazioni, una all'ingresso del paese — il Monte Sordo — e l'altra sul sito della Parrocchia (Castelasc). Giungendo da Golasecca, poco prima dell'ingresso in paese sulla sommità del Monte Sordo, si scorgono tra la vegetazione i resti di una fortificazione tardoromana (III-V secolo d.C.), inglobati in un edificio moderno. La scelta di collocare su questa collina un castello era strettamente legata alla posizione di controllo del guado sul torrente Strona, poi attrezzato con un ponte. Al complesso tardoantico, in età bassomedievale, fece seguito un ricovero per viandanti e pellegrini.
Attorno all'anno mille, Somma Lombardo entrò a far parte dei domini dei Visconti. Nel 1448, allorché a Milano fu proclamata la Repubblica Ambrosiana, i Visconti, signori della città, si trasferirono a Somma e riadattarono il poderoso castello medievale che, nel Settecento, passò al ramo dei Visconti-Castelbarco. È di quel periodo la bonifica della brughiera della Malpensata. Nel 1819 il governo austriaco autorizzò l'elezione del primo Consiglio comunale. Con il Regno d'Italia venne eletto sindaco di Somma Carlo Ermes Visconti. In quegli anni sorsero diverse imprese di filatura e torcitura del cotone, ricamifici, tessiture (Visconti di Modrone, 1875), lanifici (Mosterts, 1867). Nel XX secolo aprirono i battenti lo stabilimento Caproni e il Lanificio di Somma (le famose coperte di Somma). Nel 1927 i fascisti annessero al territorio comunale Mezzana Superiore.
Come orientarsi
[modifica]Frazioni
[modifica]Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]L'1 aeroporto di Milano-Malpensa è a 10 minuti da Somma Lombardo.
In auto
[modifica]Dall'autostrada A8 Milano Laghi direzione Varese uscire a Busto Arsizio-Malpensa in direzione Malpensa quindi prendere l'uscita Sesto Calende-Vergiate in direzione Somma Lombardo.
In treno
[modifica]- 2 Stazione di Somma Lombardo. La stazione è servita dai treni regionali ( R ) di Trenitalia sul percorso Domodossola-Milano e dai treni regionali ( R ) di Trenord sul percorso Milano-Gallarate-Arona, svolti nell'ambito del contratto di servizio stipulato con le regioni Lombardia e Piemonte. I biglietti delle due regioni sono entrambi validi.
Come spostarsi
[modifica]Cosa vedere
[modifica]Architetture religiose
[modifica]- 1 Chiesa Prepositurale di Sant'Agnese, Piazza Vittorio Veneto. La prima chiesa dedicata alla santa fu eretta a lato del nucleo primitivo del castello visconteo (sant'Agnese godeva di particolare devozione da parte dei Visconti che la dichiararono loro protettrice) e abbattuta durante il Cinquecento per permettere l'ampliamento del castello stesso. La chiesa fu quindi ricostruita in una diversa posizione, sacrificando quella di San Fede (fatta costruire da Guilizione, signore di una parte di Somma durante il secolo IX accanto alla sua dimora-fortezza, nel luogo più alto del borgo, denominato "Castellaccio" o "Brecallo") abbattuta in quella circostanza e mai più ricostruita. La chiesa di Sant'Agnese fu progettata da Francesco Maria Richini nel 1645 ed eretta fra il 1664 e il 1697 dall'architetto Carlo Buzio. L'interno è a navata unica. Fra le opere raccolte al suo interno si segnalano il Trittico di San Vito, risalente alla fine del secolo XV e attribuito a Giovanni Ambrogio Bevilacqua allievo del Bergognone e una pala seicentesca attribuita a Carlo Cane, raffigurante il Martirio di sant'Agnese. L'altare maggiore risale al 1787 e conserva una reliquia della santa e stupende opere d'arte. Recentemente la chiesa è stata elevata alla dignità di basilica minore. Il campanile alto 59 metri possiede un concerto di 8 campane in Sib2 fuse nel 1949 dalla fonderia Luigi e Giorgio Ottolina di Seregno, il concerto campanario è dotato del doppio sistema (automatico) e manuale (corde e tastiera).
- 2 Chiesa di San Vito, Via Mameli (nella parte alta del centro storico). Ricostruita nel Seicento su un oratorio del 1280, è stata oggetto di progressivi interventi di restauro negli ultimi anni.
- 3 Chiesa di San Bernardino. Ove si può ammirare la Madonna col Bambino e san Bernardino opera del Fiammenghino (soprannome di Giovan Mauro Della Rovere), noto artista attivo tra la fine del XVI e gli inizi del secolo XVII che, in collaborazione con il fratello Giovan Battista, lavorò a importanti cicli di affreschi in varie località lombarde (Chiaravalle Milanese, Bienno, Garzeno, Montemezzo).
- 4 Chiesa di San Rocco. Edificata nei pressi del cimitero a partire dal XVI secolo, ma rimasta incompiuta.
- 5 Chiesa prepositurale di Santo Stefano (Mezzana Superiore). Offre al visitatore numerose opere artistiche di alto valore tra cui il gruppo della Pietà con i santi Sebastiano e Giobbe e la Pentecoste del Bramantino. Il trittico di Marco d'Oggiono raffigurante l'Assunzione della Vergine, un tempo esposto nella chiesa, è stato trasferito presso il Museo Diocesano di Milano.
- 6 Santuario della Madonna della Ghianda, Via Madonna della Ghianda. Caratterizzato dalle quattro cappelle aperte che accolgono i Misteri Dolorosi, con grandi statue scolpite in legno e dai girali dell'affresco della Madonna della Ghianda dipinto sull'abside del santuario e conserva nella sua parte più antica le pitture murali di Michelino da Besozzo.
- Oratorio di Sant'Antonio da Padova (situato all'estremità occidentale di Villa Melzi Dolci).
Architetture civili
[modifica]- 7 Castello Visconti di San Vito, Piazza Publio Cornelio Scipione 2, ☎ +39 0331 256337, +39 366 7507462, [email protected].
Lun-Ven 9:30-12:00 e 14:30-17:00. Il Castello Visconti di San Vito, la cui antichissima origine risale al X secolo, è citato in un testamento rogato a Gallarate il 22 giugno 1251 dal notaio Marcellino de Angleria. Testimonianza della presenza viscontea, attestata in Somma fin dal 1250, nacque come rocca di difesa ai confini col territorio di Milano. Il maggior sviluppo della fortezza viscontea lo si ebbe a partire dall'anno 1448 quando i fratelli Francesco e Guido Visconti, per sfuggire ai contrasti con la Repubblica Ambrosiana, succeduta a Milano alla signoria viscontea, si rifugiarono nella loro antica proprietà di Somma. In pochi anni la nobile dimora venne quindi in gran parte ricostruita, ampliata e contornata da fossati. L'antica rocca di difesa assunse così il ruolo di castello fortificato. Nell'anno 1473 i dissapori emersi tra i fratelli Visconti culminarono nella divisione tra i due dei loro beni. Al fratello maggiore, Francesco, da cui discenderanno i Visconti di San Vito, spettò la parte rinnovata del castello e quindi la porzione nord del borgo; a Guido, da cui discenderanno i Visconti di Modrone, la parte più antica del castello poi ampliata con la costruzione di un terzo castello e quella bassa di Somma.
Il complesso è infatti formato da tre differenti castelli, ciascuno con proprio ingresso e cortile, edificati l'uno addossato all'altro. Il più antico è collocato all'angolo nord ovest; il secondo occupa tutto il lato est, mentre il terzo, più recente, sorge nell'angolo a sud ovest.La parte del castello visitabile è la seconda, chiamata Castello d'estate. Già residenza prediletta della famiglia Visconti di San Vito, oltre agli arredi originali, conserva dallo scalone d'onore al piano nobile un ciclo di affreschi tardo manierista di influenza fiamminga a carattere prettamente profano iniziato nei primi anni del Seicento quando il castello venne adibito a villa moderna. la piccola cappella affrescata con scene della vita della Vergine che si affaccia sul piano nobile, presenta una pala d'altare raffigurante l'Annunciazione, probabilmente opera della bottega del Cerano (1567/68-1632), mentre nel portico vi sono tre epigrafi funerarie romane e in un'apposita sala sono conservati alcuni dei reperti archeologici della cultura di Golasecca. Nel castello di Somma è custodita la più grande collezione esistente di bacili da barba incominciata nella metà dell'Ottocento dal marchese Carlo Ermes, continuata dal marchese Roberto, e infine portata al suo livello principe nel XX secolo dal marchese Alberto. I bacili o piatti, sono di forma circolare con un incavo a mezzaluna da una parte, per un miglior accostamento alla gola; il cliente teneva in equilibrio il piatto con entrambe le mani, mentre il barbiere insaponava, radeva e sciacquava. La collezione comprende piatti di diverso materiale quale legno, alabastro, ottone, rame, peltro, argento, ceramica, nonché provenienti da diversi luoghi come le porcellane fiorentine di Richard-Ginori, di Lodi, Faenza, Limoges, Strasburgo e della Compagnia delle Indie Orientali che comprendono piatti cinesi e giapponesi. La collezione conta più di 500 pezzi diversi.
Il castello ha dato i natali, l'11 febbraio 1535, al nobiluomo Niccolò Sfondrati, che nel 1580 venne eletto pontefice col nome di papa Gregorio XIV.
Il castello visconteo è stato inoltre luogo delle riprese per gli interni del Castello dell'Innominato dello sceneggiato RAI I promessi sposi girato nel 1989 e diretto da Salvatore Nocita (gli esterni sono stati girati presso la Rocca d'Angera).
Il Castello è sede, nel periodo estivo, della "Festa Medievale", che rievoca la vittoria di Ottone Visconti sulle truppe dei Della Torre nella battaglia di Desio, che si svolse il 21 gennaio del 1277 e grazie alla quale ebbe origine il Ducato di Milano.
All'interno del castello si trovano inoltre una raccolta di 360 uccelli impagliati, una biblioteca con oltre 30000 volumi e una collezioni di urne cinerarie databili al tempo della cultura di Golasecca. - Villa Melzi Dolci. Inserita in un ampio parco, la villa è il risultato di una rielaborazione Ottocentesca di un precedente convento francescano. Dotato di un cortile interno chiuso su quattro lati, il convento era stato edificato a partire dal 1678, implementando un lascito testamentario di Ermes Visconti, che nei primi anni del Seicento risultava affidatario del feudo di Somma Lombardo. Soppresso nel 1779, l'ex-convento fu dapprima proprietà degli stessi Visconti di San Vito, per poi passare nelle mani della famiglia Giusti (1811) e, infine, in quelle di Giovanni Antonio Melzi (1822), al quale si devono una serie d'interventi architettonici che conferirono alla villa il proprio aspetto definitivo. Gli interventi commissionati dal Melzi comportarono la distruzione dell'ala situata a sud-ovest del cortile, oltre alla realizzazione di un oratorio pubblico intitolato a Sant'Antonio da Padova. Ciascuna delle tre ali che circonda il cortile dispone di un porticato.
Musei
[modifica]- 8 Parco e Museo del Volo Volandia, Via per Tornavento 15, ☎ +39 0331 230642, [email protected].
Intero: 15,00 €; Residenti, dipendenti de Soci Fondatori, militari in servizio, forze dell’Ordine, over 65, dipendenti compagnie aeree con identificativo, enti e aziende convenzionate e ragazzi dai 12 ai 18 anni: 13,00 €; Bambini dai 3 agli 11 anni: 10,00 €; Gratuito bambini fino ai 2 anni e disabili non autosufficienti; Gruppi senza guida: 9,00 €, con guida: 11,00 €; Famiglia composta da 2 adulti e 1 bambino: 33,00 €; Famiglia composta da 2 adulti e 2 bambini: 42,00 €.
Mar-Ven 10:00-18:00, Sab-Dom 10:00-18:30 (2025). All'interno del Parco del Ticino, tra i comuni di Somma Lombardo e di Ferno si trova il Parco e Museo di Volandia, il più grande museo aeronautico italiano e uno dei maggiori a livello europeo. Il complesso sorge sul sito delle storiche officine Caproni 1910 e ospita una collezione di più di 100 velivoli su circa 250000 m² di superficie museale.
Eventi e feste
[modifica]Cosa fare
[modifica]Acquisti
[modifica]Come divertirsi
[modifica]Dove mangiare
[modifica]Prezzi modici
[modifica]- 1 Steak House American Pub, Via Soragana 4, ☎ +39 0331 259776.
Dom-Gio 17:00-1:30, Ven-Sab 17:00-3:00. Bruschette, panini, patatine fritte, birra e bistecche sono solo alcune delle proposte del menù.
Dove alloggiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- 1 Tre Leoni, Viale Ugo Maspero 10, ☎ +39 0331 255520, [email protected].
Sicurezza
[modifica]Numeri utili
[modifica]- 1 Carabinieri, Via Goito 30, ☎ +39 0331 256444.
- 2 Ospedale Angelo Bellini, Via Angelo Bellini 29, ☎ +39 0331 751111.
Farmacia
[modifica]- 3 Farmacia Soragana, Via Soragana 1, ☎ +39 0331 259522, [email protected].
Lun-Sab 9:00-20:00, Dom 10:00-19:00.
- 4 Parafarmacia Più Medical, Via Soragana 1, ☎ +39 0331 1120571.
- 5 Farmacia Valsecchi, Via Milano 2, ☎ +39 0331 256528.
- 6 Farmacia Pastrengo, Via Pastrengo 1, ☎ +39 0331 259522.
Lun-Sab 8:30-19:30.
- 7 Farmacia Mosca, Viale Ugo Maspero 2, ☎ +39 0331 250066.
- 8 Parafarmacia Erboristeria Bioprofumeria PianoBio, Via Vignola 24, ☎ +39 0331 1226762.
Come restare in contatto
[modifica]Poste
[modifica]- 9 Ufficio postale, Via Gerolamo Dolci 3, ☎ +39 0331 258031.
Lun-Ve 8:20-19:05, Sab 8:20-12:35.
Nei dintorni
[modifica]
Altri progetti
[modifica]Wikipedia contiene una voce riguardante Somma Lombardo
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Somma Lombardo