Complesso di Santa Maria della Croce | |
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Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Località | ![]() |
Indirizzo | Via Guadagna, 91 |
Coordinate | 36°47′22.8″N 14°42′27.58″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | Maria |
Ordine | Frati Minori francescani |
Diocesi | Noto |
Stile architettonico | Tardo gotico |
Il complesso di Santa Maria della Croce è un complesso cattolico di Scicli, nel Libero consorzio comunale di Ragusa, che si compone di un convento, una chiesa, un oratorio e due cortili. Si tratta di uno dei complessi più antichi della città.[1]
Il complesso, fondato da frati minori dell'ordine francescano, si trova in cima all'omonimo colle.[2]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]In un cartiglio a losanga, posto sul lato sinistro del prospetto della chiesa, è indicato il 1528 come anno di fondazione e la data è congruente con la fondazione del convento, che quindi risulta coevo alla chiesa. Secondo altre fonti, la fondazione della chiesa è collocabile tra la fine del Quattrocento e l'inizio del Cinquecento.[3][1]
L'oratorio, intitolato alla Madonna di Sion, è invece preesistente e datato alla seconda metà del XV secolo. Esso presenta affreschi del XV e del XVI secolo, ora conservati nella chiesa di Santa Teresa d'Avila, sempre a Scicli.[2]
Dopo l'Unità d'Italia, il complesso fu venduto all'asta e divenne proprietà privata. Alla fine degli anni 1990, fu espropriato dalla Regione Siciliana e restaurato in due battute, per un importo complessivo di circa 3 milioni di euro.[1]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Chiesa e convento presentano residui elementi tardogotici, risparmiati dal terremoto del 1693 e che spiccano rispetto al panorama barocco che domina a Scicli, determinato dall'attività di restauro operata a seguito del sisma.[4]

La chiesa è a navata unica, con abside semicircolare. Delle modifiche settecentesche rimane traccia nelle cronache di Carioti[3]:
In un passo poco precedente Carioti scrive[3]:
È poi documentato un intervento di stuccatura tra il 1784 e il 1788, periodo in cui i frati incaricano il maestro Aloisio Cascone di Ragusa di[3]

La facciata della chiesa, tardogotica, presenta colonne tortili e due archi, uno a tutto sesto e un altro a sesto acuto.

Accanto alla chiesa è un piccolo oratorio, dedicato alla Madonna di Sion, con un prospetto caratterizzato da due semicolonne e un arco trilobato, con in cima una croce in altorilievo.[3]
Insieme alla chiesa madre di Vizzini e al portale poi inglobato dalla chiesa di Sant'Agata, sempre a Vizzini, il complesso della Croce attesta, almeno indirettamente, l'esistenza di una colonia di maestri artigiani originari della Castiglia.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Il complesso sul sito della Regione Sicilia.
- ^ a b Sito del Comune di Scicli.
- ^ a b c d e Monica Craparo, Gotico e Barocco: la ricostruzione delle chiese francescane di Modica e Scici dopo il 1693, in Carolina Miceli, Diego Ciccarelli, Francescanesimo e cultura negli Iblei: atti del convegno di studio, Ragusa, Modica, Comiso, 10-13 ottobre 2004, Officina di Studi Medievali, 2006.
- ^ Scheda Archiviato il 22 gennaio 2014 in Internet Archive. su semscicli.it.
- ^ Marco Rosario Nobile, «Maestri castigliani e di area cantabrica nella Sicilia tra XV e XVI secolo», in Begoña Alonso Ruiz e Fernando Villaseñor Sebastiá (a cura di), Arquitectura Tardogótica en la Corona de Castilla: trayectorias e intercambios, Ed. Universidad de Cantabria, 2014, p. 254.
Altri progetti
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